“ La Val Zebru' nei pressi di Bormio „
Informazioni sulla Val Zebru'a 15 minuti da Bormio: Caratteristiche della ValleLa Val Zebru’, area di grande interesse naturalistico e paesaggistico, si trova in Valfurva ed il suo imbocco si raggiunge attraversando il piccolo abitato di Madonna dei Monti partendo dalla frazione Niblogo dove vi è la possibilità di parcheggio.
Totalmente ricompresa all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio e caratterizzata da un altissima densità di ungulati, è attraversata dall’omonimo torrente alimentato dal ghiacciaio. E’ delimitata da cime che arrivano oltre i 3000 metri di altitudine e si sviluppa per ben 12 km, inizialmente seguendo un orientamento Est-Ovest e in seguito compiendo una curva a gomito verso Sud immettendosi nel versante orografico di destra della Valfurva. Morfologicamente presenta la tipica conformazione caratteristica della sua origine glaciale con un profilo ad U nella parte alta e un profilo più accentuato a V nella parte bassa ove i suoi fianchi sono molto scoscesi e presentano ripide pareti. Altra interessante caratteristica morfologica di questa valle è la grande differenza che vi è tra due versanti originata dalla enorme linea di faglia (chiamata "linea dello Zebrù"), che, originatasi ai piedi del Gran Zebrù, scorre lungo tutto il fondovalle dando vita a due realtà geologiche diverse con un lato della valle caratterizzato da irte pareti rocciose e l’altro da profili più arrotondati su cui spiccano i pascoli d’alta quota. Svettano sulla vallata il Gran Zebrù (3851 m.) e la Cima Pale Rosse (3446 m.) .
La vetta del Gran Zebru'
Da questa valle, solo i più esperti ed attrezzati potranno anche raggiungere la Val Cedec attraversando il Passo dello Zebrù. Il paesaggio della Val Zebrù offre scorci di rara bellezza essendo tra le meglio conservate e intatte della zona: e’ facile imbattersi in gruppi di camosci, cervi e stambecchi, e, alzando gli occhi al cielo, veder volteggiare l'aquila reale o il gipeto. Altro elemento d’ interesse sono i tipici insediamenti rurali formati da piccole baite in legno e masi ove veniva praticato un tempo l’alpeggio estivo. La strada che attraversa la valle, costruita per scopi bellici durante la I guerra mondiale, copre un dislivello di circa 600 metri salendo piuttosto regolarmente tranne che in alcuni tratti più ripidi. Percorso a piedi o in mountain bike Il percorso nel primo tratto costeggia il torrente e si incunea nello stretto imbocco della valle, reso ancor più suggestivo dai canaloni che scendono dal Passo dell’ Ables. Dopo un ripido tratto nel bosco la strada torna pianeggiante e si incrocia nuovamente il torrente in località “pont da cantonecc”. Dopo aver percorso le pendici meridionali del Cristallo e aver incontrato alcuni maggesi (località Zebrù di Fuori 1828 m e Zebrù di Dentro 1858 m) la strada prosegue ancora nel bosco fino ad arrivare al ponte di Pecè dove vi è un gruppo di baite. Si giunge quindi in località Campo di fuori ("Camp da frò", 1980 m) dove si incontra un punto di ristoro. Poco più avanti se ne incontrano altre in località Campo di Mezzo e si attraversa il torrente Rinec, piccolo corso d’acqua che scende dal pendio tra il Monte Forcellino e il Monte Confinale. Con panorama sempre più aperto ci accingiamo a traversare nuovamente lo Zebrù, portandoci definitivamente sull'altro versante vallivo. In questa posizione è possibile ammirare, in direzione sud, l’insenatura presente nella cresta del Confinale detta “sasc forà”. Si giunge quindi, dopo un lungo percorso che si snoda sulle pendici del Sasso Rotondo, alla Baita dei Pastori. Proseguendo, con un tempo di percorrenza medio di 5 ore, si giunge al Rifugio V Alpini, posto ai piedi dello Zebrù, dopo una serie di tornanti e un sentiero che si inerpica tra le rocce nella valletta del Rin Marè. |
|
|