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Bormio, 21/11/2024


 

“ Gallo forcello - Tetrao tetrix tetrix „



Il gallo forcello è il tetraonide di maggiori dimensioni nidificante regolarmente nel settore lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio.

La specie presenta un marcato dimorfismo sessuale :
i maschi di dimensioni maggiori , possono raggiungere i 1500 grammi di peso, piumaggio nero con riflessi blu , sottocoda e specchio alare bianchi .
Le femmine non superano il chilogrammo ed il loro piumaggio è essenzialmente marrone con toni più o meno chiari, complessivamente molto mimetico.
L’abito dei giovani è molto simile a quello delle femmine fino al mese di agosto, in seguito compaiono nei maschi le prime piume nere.

Il forcello è una specie poligama. Il periodo riproduttivo ha inizio gli ultimi giorni di marzo quando i maschi riunendosi in gruppi più o meno numerosi danno luogo a mattutini scontri, spesso molto cruenti, per stabilire il gallo più forte degno di fecondare le femmine. I luoghi in cui si svolgono queste parate chiamate “ Arene di canto ” sono gli stessi ogni giorno e normalmente mantenute anche per molti anni consecutivi.

Assistere a questo spettacolo è indubbiamente molto emozionante, bisogna comunque ricordarsi sempre che la nostra presenza può arrecare grande disturbo soprattutto i primi giorni di maggio quando le femmine visitano l’Arena. Evitare quindi di recarsi per più giorni consecutivi sulla stessa arena è essenziale! Stare nascosti e a distanza è raccomandabile.

Le femmine alcuni giorni dopo la fecondazione allestiscono il nido, a terra, spesso celato tra i ginepri o rododendri, al riparo nel bosco o anche all’aperto in radure assolate.

Le uova, giallo pallido finemente macchiate di bruno, sono normalmente da 4 a 10 e covate dalla sola femmina per circa 4 settimane.
Durante la cova la femmina abbandona le uova solo il tempo necessario per nutrirsi.
Nonostante tutte le attenzioni della madre molti nidi vengono trovati e le uova distrutte dai predatori, essenzialmente volpe e mustelidi ma anche corvidi e roditori.
Con la nascita non si esauriscono i pericoli ,oltre i predatori anche le condizioni metereologiche influiscono sulla crescita dei giovani: piogge intense, temperature rigide o addirittura la neve possono distruggere intere covate.
Gli individui adulti devono temere in modo particolare anche i rapaci , l’aquila reale in modo particolare.

Non solo predatori e clima , anche l’uomo influisce sulla sua densità: disturbo antropico in particolare sci fuoripista, piste da sci, cavi sospesi ed eccessivo prelievo venatorio.

L’habitat preferito da questa specie è il bosco, da 1800 metri di quota fino al rodoreto (distesa di rododendro, mirtilli, ginepri) oltre il limite della vegetazione.
La dieta è costituita essenzialmente da frutti, bacche e germogli, ridotta a soli aghi di abete e larice durante i mesi invernali e primaverili; in estate e nei primi mesi di vita viene integrata con insetti e piccole lumache.

Un' ultima curiosità:
per superare i giorni più freddi il gallo forcello si rifugia in cavità scavate sotto la neve nelle quali la temperatura può mantenersi anche di una decina di gradi superiore all’esterno.

Non molto numeroso, ma è possibile osservarlo comunque in diverse località:
Valle del Gallo e Solena in Valdidentro; Cavallaro, Plaghera e Sobretta in Valfurva; Boeir e Oltoir in Valdisotto, Val di Rezzalo.

Classificazione scientifica

  • Regno: Animalia
  • Phylum: Chordata
  • Classe: Aves (Uccelli)
  • Ordine: Galliformes (Galliformi)
  • Famiglia: Tetraonidae (Tetraonidi)
  • Genere: Tetrao
  • Specie: Tetrix


La fauna presente nel Parco dello Stelvio:

Schede a cura di Andrea Roverselli, foto di Nicola Bormolini