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Bormio, 4/12/2024


 

“ Coturnice delle Alpi - Alectoris graeca „



Unica rappresentante della famiglia dei Fasianidi nidificante sulle nostre montagne.

Uccello di medie dimensioni i cui aspetti morfologici più interessanti sono senza dubbio le zampe ed il becco rosso intenso, il sottogola bianco bordato di nero e le splendide penne dei fianchi dalle caratteristiche striature bianche e brune alternate. Il colore dominante del piumaggio è comunque il grigio ardesia.

Il dimorfismo sessuale è impercettibile e limitato alle dimensioni, il maschio leggermente più grosso può raggiungere gli 800 grammi di peso.

Il volo teso e discendente e le ali corte e completamente grigie la distinguono facilmente dalla pernice bianca, con la quale soprattutto nel periodo estivo condivide in parte i territori.

Abita quasi esclusivamente le praterie esposte al sole, intervallate da affioramenti rocciosi e solchi vallivi.

Difficilmente si ripara nel bosco prediligendo sempre superfici aperte.

La fascia altitudinale preferita è compresa tra i 1900m e i 2600m, durante i mesi estivi può raggiungere anche quote superiori.

Non possedendo i particolari adattamenti morfologici utili alla sopravvivenza nell’ambiente alpino tipici dei Tetraonidi, sfugge le basse temperature, ma soprattutto la neve, che le impedisce un efficace ricerca del nutrimento.

Durante l’inverno preferisce quindi scendere di quota o compiere brevi migrazioni dell’ordine di alcune decine di chilometri cosi da raggiungere luoghi a lei più ospitali.

Si nutre essenzialmente di frutti e germogli di piante selvatiche non disdegnando nel periodo estivo anche insetti, come formiche e cavallette.

E’ un uccello monogamo , le coppie si formano durante l’inverno e a tarda primavera occupano i territori riproduttivi.

Il nido non è altro che una semplice buca rivestita di piume e steli d’erba allestito a ridosso di rocce o arbusti su pendii spesso molto ripidi e inaccessibili.

Le uova bianche leggermente macchiate di bruno sono deposte in numero variabile da 6 a 14 e covate dalla sola femmina.

Durante il periodo riproduttivo il maschio difende con grande autorità il suo dominio, segnalando la sua presenza più volte durante la giornata con il ripetitivo canto metallico; dopo la schiusa , comportamento non comune con gli altri nostri Galliformi montani, accompagna la covata, talvolta fino al tardo autunno.

La vita delle coturnici è molto difficile e ricca di pericoli: inclemenza del clima, malattie, disturbo antropico e predatori , come i Rapaci, la Volpe e i Mustelidi.

Un tempo molto più diffusa nelle valli del Parco dello Stelvio, era facile incontrarla anche non lontano dal fondovalle, ora l’eccessivo rimboschimento e i numerosi insediamenti umani l’hanno relegata quasi esclusivamente oltre il limite superiore della vegetazione.

Nei luoghi più vocati è comunque discretamente presente:
versanti meridionali quindi, da Livigno alla Val Fraele di Cancano, dalla Val Zebrù alla valle dei Forni, a Valdisotto e per finire nell’ottima Val di Rezzalo a Sondalo.

Classificazione scientifica

  • Regno: Animalia
  • Phylum: Chordata
  • Classe: Aves (Uccelli)
  • Ordine: Galliformes (Galliformi)
  • Famiglia: Fasianidae (Fasianidi)
  • Genere: Alectoris
  • Specie: Alectoris graeca
  • Sottospecie: A.g.saxatilis


La fauna presente nel Parco dello Stelvio:

Schede a cura di Andrea Roverselli, foto di Nicola Bormolini