Trenino Rosso del Bernina 
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Bormio, 27/7/2024


 

“ Trenino Rosso del Bernina „

A Tirano, soli trenta km da Bormio, vi è la stazione di partenza del famoso Bernina Express, la più elevata linea ferroviaria delle Alpi. Questo piccolo treno, che attraversa i magnifici paesaggi dell’Engadina e supera i 2253 metri del Passo da cui prende il nome, è conosciuto semplicemente anche come Trenino rosso o Trenino del Bernina. E’ in servizio da ormai più di un secolo (è stato inaugurato il 1 luglio 1908 nella tratta Tirano-Sankt Moritz) ed è considerato uno dei treni più belli al mondo per la spettacolarità e particolarità del suo percorso.

La peculiarità di questo treno è quella di superare un altitudine totale di 1824 metri (dai 429 di Tirano ai 2253 del Bernina) senza l’utilizzo di cremagliere su pendenze che arrivano anche a toccare il 70 per mille. L’unico binario è costruito a scartamento ridotto di solo un metro per meglio adattarsi alle asperità del terreno.

Proprio la complessità delle opere d’ingegneria realizzate ad inizio secolo per permettere al treno di superare le pendenze con la sola aderenza naturale, nonché le peculiarità e la bellezza dei paesaggi attraversati, ha fatto si che questa tratta sia stata inserita nel 2008 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco.

Le carrozze panoramiche presenti permettono di ammirare e apprezzare ancor meglio i luoghi, immergendosi completamente nella tipica bellezza alpina di questa zona.

Il treno è in funzione anche durante la stagione invernale. Proprio in questo periodo i luoghi attraversati sono resi ancor più affascinanti dall’abbondante neve sempre presente sulle vette circostanti.

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Tratta Tirano- Sankt Moritz

Uno dei tratti più caratteristici e spettacolari è il famoso viadotto elicoidale di Brusio che permette di superare al trenino i trenta metri di dislivello con Campocologno in brevissimo spazio.

Dalla stazione di Miralago è invece possibile ammirare in tutta la sua bellezza il lago di Poschiavo e la vallata che lo ospita.

Poco oltre, per circa un chilometro in località Le Prese, i binari sono collocati direttamente sulla sede stradale e il treno passa in vere e proprie strettoie sfiorando le case.

Dopo aver lasciato la stazione di Poschiavo il trenino prende quota tra i boschi di larici e abeti superando una serie di tornanti che offrono dei panorami magnifici sino a raggiungere il piano dell’Alpe Cavaglia (1693 m.).

Poco oltre, all’altezza dell’alpe Grum appaiono in tutto il loro splendore il ghiacciaio del Palù e il lago omonimo. Dopo aver costeggiato il Lago Bianco si giunge quindi alla stazione del Passo Bernina, il punto più alto raggiunto dal treno. In località Montebello vi è forse uno dei punti più spettacolari quanto a panorama: appare in tutta la sua maestosità il ghiacciaio del Monteratsch e il gruppo del Bernina. Inizia quindi la discesa lungo la valle del Bernina sino ad arrivare a Pontresina e da lì, in breve, sino a Sankt Moritz.

Storia

L’idea di realizzare una ferrovia alpina per collegare in maniera più agevole i tanti paesi disseminati lungo le vallate cominciò a maturare verso la fine dell’Ottocento. L’ex consigliere federale svizzero Droz con l’ausilio del consigliere nazionale Planta si interessarono affinché la ditta anglosassone General Water Power Limited potesse ottenere la concessione per la costruzione della ferrovia del Bernina. Tale concessione venne rilasciata dal governo elvetico nel dicembre 1899. L’affacciarsi in queste zone dei primi timidi turisti, assieme alla realizzazione della tratta ferroviaria Sondrio – Tirano nel 1902, diede l’impulso decisivo per concretizzare questo progetto. La realizzazione di questa tratta che avrebbe collegato Tirano a Sant Moritz avrebbe inoltre permesso un collegamento tra la rete ferroviaria italiana ed europea.

Venne quindi costituita la società “Ferrovia del Bernina” e, nel 1905, indetto un referendum nei paesi di Brusio, Pontresina, Poschiavo e Sant Moritz per avere il parere degli abitanti il cui territorio sarebbe stato coinvolto nei lavori.

La votazione fu quasi un plebiscito e il progetto passò quindi nelle mani del governo centrale che lo approvò il 2 marzo 1906. Nel maggio dello stesso anno presero subito il via i lavori.

L’avvento della crisi causata dallo scoppio della Prima guerra mondiale provocò gravi difficoltà alla ferrovia per colpa del crollo del numero di passeggeri.

La situazione di difficoltà continuò per lunghi anni finchè, nel 1942, la Ferrovia del Bernina venne rilevata dalla Ferrovia Retica.

Il servizio invernale era garantito già nei primi anni di vita della ferrovia tramite degli appositi spartineve rotativi a vapore che percorrevano i binari sgombrandoli dalla neve.

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